Ponti termici
Ponti termici: cosa sono e come evitarli
In questo periodo, vista la crescente attenzione alla riqualificazione energetica degli edifici, spesso sentiamo parlare di ponti termici, trasmittanza ed altri paroloni mai sentiti prima.
In questo articolo cercherò di spiegare in modo semplice cosa sono i ponti termici e come evitarli. Conoscere qualcosa in più sull'argomento potrà aiutarci ad aumentare il comfort abitativo delle nostre case e ci farà ridurre i consumi di energia per riscaldare e rinfrescare le nostre abitazioni.
Cos'è un ponte termico?
Quando parliamo di ponti termici ci riferiamo a quelle zone dell'involucro (le pareti esterne della casa) dove si verificano delle discontinuità o disomogeneità tali da comportare delle differenze di temperatura delle superfici interne, con un consequenziale aumento di dispersione termica. Quando alcuni punti dell'involucro presentano una dispersione di calore maggiore rispetto al resto della struttura, generano dei punti freddi.
Questo, è molto pericoloso perché, quando l'umidità presente all'interno dell'abitazione incontra una superficie con temperatura più bassa si trasforma in acqua dando origine alla condensa. Questo fenomeno potrà creare problemi più seri, come la formazione di muffe e batteri molto dannosi per la nostra salute (per un approfondimento potete consultare gli articoli muffa e umidità).
Per questo è molto importante, in fase di progettazione e costruzione di nuovi edifici, rispettare la normativa facendo un'attenta valutazione dei ponti termici. Se invece abitiamo in un edificio costruito qualche anno fa, sarebbe bene individuare i ponti termici e cercare di correggere il problema con interventi mirati.
Come individuare i ponti termici?
Individuare i ponti termici in alcuni casi è semplicissimo, basterà mettere la mano sulla parete per individuare le zone con una temperatura più bassa. In questo modo però, potremo individuare alcuni ponti termici in modo approssimativo.
Se vogliamo un risultato più accurato, possiamo rivolgerci ad un professionista che, oltre a sfruttare la sua conoscenza ed esperienza sull'argomento, utilizzerà alcuni strumenti molto utili come:
- l'igrometro, che serve per misurare il livello di umidità all'interno dell'abitazione
- la termocamera ad infrarossi, che serve a visualizzare la temperatura dell'involucro edilizio. Dopo la misurazione la termocamera presenta un grafico che evidenzia le differenze di temperatura dell'involucro indicando le zone dove avviene un passaggio maggiore di energia termica.
Dove li troviamo?
I ponti termici possono derivare da:
- Discontinuità geometrica (ad esempi gli spigoli)
- Disomogeneità dei materiali (materiali differenti hanno conduttività termica diversa)
I punti dell'abitazione dove spesso si trovano dei ponti termici sono:
- i punti d'intersezione tra il solaio e le pareti perimetrali
- i pilastri agli angoli delle pareti
- in corrispondenza dei serramenti (spallette, architrave, davanzale)
Alcuni ponti termici comuni e relative soluzioni
Per semplificare, pensiamo ad alcuni casi concreti di ponti termici ed alle relative soluzioni pratiche per eliminarli o correggerli.
- Uno dei casi più ricorrenti in cui ci troviamo di fronte ad un ponte termico è quello della soglia o banchina passante. Quando la lastra del davanzale sotto gli infissi arriva dall'esterno all'interno dell'abitazione, crea un ponte termico e facilita la dispersione di calore. Per eliminare questo ponte termico possiamo tagliare a metà la lastra che passa sotto gli infissi ed inserire tra le due parti un materiale isolante, su cui andremo poi a montare l'infisso.
- Anche i vecchi infissi, che non sono a taglio termico, presentano un alto grado di dispersione di calore. Infatti, negli ultimi anni lo stato sta offrendo diverse agevolazioni per la sostituzione dei vecchi infissi con infissi a taglio termico, che consentono di ridurre notevolmente il consumo energetico. In caso di ponti termici legati ai vecchi infissi, la sostituzione degli stessi con infissi a taglio termico ci permetterà di eliminare i ponti termici. Dovremo però stare attenti a non fare alcuni errori ricorrenti.
- Se acquistiamo degli infissi di ultima generazione con un ottimo isolamento termico, ma non cambiamo i vecchi controtelai in metallo, creiamo nuovi ponti termici. Quindi, pur avendo speso migliaia di euro per cambiare gli infissi, ci ritroveremo a combattere con muffa e condensa. Dobbiamo stare attenti, quando facciamo installare dei nuovi infissi a taglio termico, assicuriamoci che i vecchi controtelai in metallo siano stati eliminati e sostituti con dei controtelai termici.
- Lo stesso discorso vale se abbiamo dei cassonetti vecchio stile sopra gli infissi. Se cambiamo gli infissi, dobbiamo assicurarci di isolare anche i cassonetti o sostituirli con dei cassonetti con delle prestazioni termiche simili a quelle degli infissi.
Cappotto termico: il rimedio più efficace
Quando ragioni costruttive comportano differenze di comportamento termico lungo le strutture perimetrali, occorre garantire che la temperatura superficiale interna, in corrispondenza di un ponte termico, non scenda al di sotto della temperatura di rugiada dell'aria, per evitare che si crei la condensa. Spesso un ponte termico non si può eliminare totalmente , ma possiamo attenuarne gli effetti con dei rimedi più o meno drastici, a seconda dei casi.
Una delle soluzioni più efficaci è quella di applicare una serie di strati isolanti all'interno o all'esterno dell'edificio, in modo da garantire un buon isolamento termico, evitando le dispersioni di calore. Stiamo parlando del cappotto termico. I materiali isolanti scelti per il cappotto possono essere: pannelli in sughero, in lana di vetro o di roccia, in polistirolo espanso, ecc. Il cappotto termico potrà essere applicato all'esterno o all'interno dell'edificio e rappresenta una buona soluzione per attenuare i ponti termici e per consentire un buon risparmio energetico. Per approfondire l'argomento e scegliere l'intervento più adatto al vostro caso, andate all'articolo cappotto termico.
In alcuni casi, per risolvere i ponti termici presenti, si dovrà intervenire con degli interventi più drastici. Ad esempio, quando si formano importanti ponti termici nei balconi, a volte si è costretti alla demolizione e al rifacimento degli stessi con tecniche costruttive che non creino discontinuità strutturale.
Tra i metodi più utilizzati ci sono:
- la gettata del balcone insieme alla soletta
- la creazione di balconi autoportanti, con l'utilizzo di tasselli specifici nella muratura.
La valutazione e la successiva correzione dei ponti termici sono degli step fondamentali per ridurre il consumo energetico e scongiurare l'insorgere di condensa e muffa, quindi affidatevi ad un professionista qualificato che vi aiuti a scegliere gli interventi migliori per salvaguardare il comfort abitativo della vostra casa.
Speriamo di aver fatto un po' di chiarezza su quest'argomento e se avete dubbi o domande non esitate a contattarci.
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