Ristrutturazione: Servono dei permessi?
Quando si parla di permessi e di burocrazia c'è sempre la paura di essere sommersi da scartoffie e documenti, oltre all'ansia di commettere degli errori.
Abbiamo deciso di scrivere questo articolo proprio per tranquillizzare i nostri lettori e rispondere ad alcune delle loro domande.
Ecco alcune cose da fare prima di intraprendere una ristrutturazione:
- Fare una lista dei lavori.
- Contattare lo sportello unico per l'edilizia (Sue).
- Chiedere l'aiuto di un tecnico.
Se avete deciso di individuare da soli i permessi per ristrutturare, dovete sapere che i permessi necessari per le ristrutturazioni edilizie sono essenzialmente tre:
- CILA (comunicazione inizio lavori asseverata).
Deve essere presentata nel caso di realizzazione di lavori di manutenzione straordinaria che non riguardino parti strutturali dell'edificio. La CILA è una semplice comunicazione e una volta consegnata al Comune non dovrete attendere nessuna autorizzazione, potrete iniziare subito i lavori. I costi da sopportare quando si presenta la CILA sono due: i diritti di segreteria da pagare al Comune e l'onorario del tecnico. Il tecnico è necessario perchè alla domanda dovrete allegare dei documenti e dei progetti curati da un professionista abilitato, come un geometra, un architetto o un ingegnere.- SCIA (segnalazione certificata inizio lavori).
Deve essere presentata quando i lavori di ristrutturazione vanno ad incidere su elementi strutturali dell'immobile come travi, pilastri, muri portanti e solai. La SCIA dovrà essere presentata al Comune. Anche se l'inizio dei lavori può essere contestuale alla presentazione della SCIA, è consigliabile aspettare, perchè il Comune ha trenta giorni di tempo per accettare o rifiutare la richiesta. Trascorsi i trenta giorni dalla presentazione della domanda, se l'ufficio tecnico non ha dato alcun parere, si applica la regola del silenzio-assenso, quindi si potranno iniziare i lavori in tranquillità. I costi da sopportare quando si presenta la SCIA sono due: i diritti di segreteria da pagare al Comune e la parcella del professionista che la redige. Anche in questo caso il tecnico abilitato (geometra, architetto, ingegnere) è necessario, perchè dovrà redigere dei documenti sia in fase di presentazione della domanda, sia a fine lavori. A lavori finiti il tecnico rilascerà un certificato di collaudo con il quale attesterà la conformità dell'opera al progetto presentato con la SCIA.- PdC (permesso di costruire).
Deve essere presentato quando gli interventi di ristrutturazione comportano modifiche della volumetria complessiva dell'edificio o mutamenti della destinazione d'uso. In pratica, questi sono interventi importanti che creano un edificio, in tutto o in parte, diverso dal precedente. Anche i questo caso, la domanda deve essere presentata al Comune che ha dieci giorni per comunicare al richiedente il nominativo di un responsabile del procedimento. Questo responsabile ha sessanta giorni di tempo per curare l'istruttoria e formulare una Proposta di provvedimento e in questo periodo può anche richiedere che vengano apportate delle modifiche al progetto. Entro trenta giorni dalla Proposta di provvedimento viene emesso e notificato al richiedente il provvedimento finale. In caso di mancata emissione del provvedimento o di un diniego motivato, la domanda si intende accolta in base alla regola del silenzio-assenso. I costi da sopportare quando si richiede il permesso di costruire dipendono dall'entità dei lavori da fare, ma in linea di massima sono: oneri di urbanizzazione, contributo di costruzione, il costo del professionista (geometra, architetto, ingegnere), i diritti di istruttoria e di segreteria.Per sapere quale di questi permessi fa al caso vostro dovete guardare la lista degli interventi che volete effettuare e capire di quale tipologia di lavori fanno parte.
Il testo unico dell'edilizia (d.p.r. 380/2001), parlando delle diverse tipologie di interventi, fa una distinzione tra manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.
Interventi di manutenzione ordinaria.
Per questo tipo di interventi di solito non sono necessari i permessi. Tra gli interventi di manutenzione ordinaria rientrano tutti quegli interventi volti a sostituire o riparare elementi preesistenti. Comunque, le normative sui permessi possono variare da Comune a Comune, quindi sarà utile visitare il sito istituzionale del Comune in cui si trova l'immobile da ristrutturare, dove troverete l'elenco completo di questi lavori.Interventi di manutenzione straordinaria.
Sono tutti quegli interventi e le opere necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, purché non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino modifiche alla destinazione d'uso. Nella manutenzione straordinaria c'è sempre un elemento di novità rispetto all'opera preesistente. Per quanto riguarda gli interventi di manutenzione straordinaria serve la CILA per i lavori meno invasivi o la SCIA per quelli più invasivi.Restauro e risanamento conservativo.
Quando i lavori riguardano degli edifici di pregio architettonico, storico o culturale (spesso sottoposti a vincolo) si parla di restauro e risanamento conservativo. Questi lavori comportano il rispetto degli elementi fondamentali "dell'organismo edilizio" e presuppongono la realizzazione di opere che lascino inalterata la struttura originaria. Quando l'edificio è Vincolato, prima di iniziare i lavori bisogna attendere il nullaosta del Comune. In caso di restauro non si possono alterare le volumetrie dell'immobile, invece, in caso di risanamento conservativo sono ammesse modifiche alla planimetria ed alla struttura. I lavori di restauro e risanamento conservativo possono essere di due tipi:- di tipo leggero. In questo caso sarà sufficiente presentare al Comune la CILA.
- di tipo pesante. In questo caso sarà necessario presentare la SCIA
La ristrutturazione edilizia.
Quando gli interventi consistono nel rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio e nell'alterazione dell'originaria fisionomia dell'immobile si parla di ristrutturazione. In sintesi, se l'immobile resta com'è e gli interventi si limitano ad un consolidamento o rifacimento di qualcosa che si è ammalorato, si tratta di restauro o risanamento conservativo. Se invece gli interventi modificano sostanzialmente l'immobile si parla di ristrutturazione edilizia.Di seguito alcuni esempi:
- Tinteggiatura delle pareti.(Manutenzione Ordinaria)
- Sostituzione dei pavimenti.(Manutenzione Ordinaria)
- Sostituzione di tegole, guaine, grondaie, ringhiere, davanzali.(Manutenzione Ordinaria)
- Sostituzione di tramezzi senza modificare la pianta catastale.(Manutenzione Ordinaria)
- Sostituzione di sanitari.(Manutenzione Ordinaria)
- Sostituzione di infissi e persiane mantenendo le caratteristiche preesistenti.(Manutenzione Ordinaria)
- Cappotto termico esterno (Manutenzione straordinaria)
- Sostituzione di intonaci (Manutenzione ordinaria)
- Sostituzione di infissi con altri di forme e misure differenti.(Manutenzione straordinaria)
- Apertura o chiusura di porte e finestre.(Manutenzione straordinaria)
- Sostituzione di tetti e solai.(Manutenzione straordinaria)
- Costruzione di balconi e terrazzi.(Manutenzione straordinaria)
- Costruzione di scale interne.(Manutenzione straordinaria)
- Modifiche alla distribuzione degli ambienti interni.(Manutenzione straordinaria)
Cosa succede se non si richiedono i permessi necessari?
Per evitare queste spiacevoli sanzioni è meglio farsi seguire da persone qualificate che sappiano consigliarvi e rendere la ristrutturazione un momento bello e piacevole della vostra vita.
Se avete dubbi o domande non esitate a contattarci.
Commenti
Posta un commento